13 novembre 2012

La crisi ha reso più difficile la vita a chi sta cercando di stipulare un contratto di mutuo: inpennata degli spread applicati dalla banche, onerose assicurazioni obbligatorie, valore finanziato che in alcuni casi scende al 60%, garanzie personali.

Eppure la crisi sta facendo anche sorridere qualcuno! Mi riferisco a tutti quelli che hanno stipulato un mutuo entro luglio 2011 e con tutta probabilità con uno spread inferiore all'1,5%.
Trattasi di "mutuatari fortunati" in quanto sia per l'ottimo spread applicato, sia per la caduta del tasso euribor hanno visto negli ultimi mesi abbattersi il tasso interesse finale che si paga sul mutuo.

Molte banche ultimamente stanno contattando proprio questa tipologia di clienti per proporre di passare al tasso fisso. Che fare?
La tentazione di pagare oggi una rata più cara ma con la certezza di un costo fisso definito anche per il futuro può esserci ma è forse il caso di dare anche un'occhiata ai mercati!

Le proiezioni sull'andamento nei prossimi cinque anni dell'euribor a 3 mesi ( per quanto da prendere con le pinze ) indicano che questo parametro dovrebbe continuare a scendere fino a marzo 2013 per poi risalire di circa un punto percentuale entrò il giugno 2016.
C'è un altro fattore che gioca a favore di una strategia di fedeltà al variabile. Se questa crisi dovesse perdurare, come in tanti temono, le probabilità che i tassi di interesse salgano, e con loro le rate dei mutui, sembrano remote.

Al di là di tutte le previsioni o simulazioni che possiamo fare, la scelta del tasso fisso è molto spesso di natura psicologica. La definizione di una rata fissa, certa e predeterminata molto spesso e per tante persone può essere garanzia di sonni tranquilli!

Sono a vostra disposizione per maggiori informazioni,

Alessandro Lonati

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